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Premier in LondonProduction StillsMatch Point
«Ci sono momenti in una partita di tennis in cui la palla colpisce il nastro e, con un po' di fortuna, lo oltrepassa, e allora si vince; oppure no... e allora si perde.»
(Dal prologo del film)
Match Point è un film del 2005 diretto da Woody Allen.
Dopo che i suoi ultimi film erano stati accolti abbastanza freddamente dalla critica e dal pubblico, specialmente in patria, al Festival di Cannes 2005 Allen è tornato alla ribalta con Match Point, un film che riprende le tematiche di Crimini e misfatti, mentre stilisticamente appare atipico rispetto alla filmografia del regista newyorkese; questa volta solo sceneggiatore e regista, abbandona i toni della commedia per girare un dramma/thriller di denuncia sociale ambientato a Londra, lontano dalla sua NY; cambia anche la colonna sonora: non più jazz, ma musica operistica.
L'operazione, nel complesso, è compiuta da Allen con tecnica da cineasta consumato se non con assoluta maestrìa. Con un triplo salto mortale stilistico - sdoppiandosi (e indebitandosi pesantemente con il cinema di Ingmar Bergman ma anche con quello di Robert Altman) sviluppa una vicenda degna del miglior Hitchcock: passando attraverso una profonda introspezione dei sentimenti che derivano verso la (incontrollabile) passione, cerca di dimostrare che non sempre a suonare alla porta di casa, due o più volte, è un postino, e che l'equazione delitto e castigo - già affrontata nel succitato Crimini e misfatti - raramente è matematicamente provabile. Ma un finale aperto solo a metà lascia intendere che l'epilogo - almeno quello esistenziale - del protagonista non sarà comunque troppo happy (tanto le sirene del rimorso, e delle scelte differenti lasciate per strada, potranno farsi sentire).
TramaChris (Jonathan Rhys-Meyers) è un giovane irlandese, bello e fortunato con le donne. Di origini modeste, riesce ad avere successo grazie al tennis professionistico; lasciato il tennis e l'isola natale, si sposta a Londra, per aver maggiori possibilità di salire la scala sociale.
Qui gli Hewett, ricca famiglia borghese, lo accolgono generosamente nel loro giro di amici, come maestro di tennis, e Chris finisce con lo sposarne la figlia Chloe (Emily Mortimer). Per Chris giunge finalmente la vita agognata, con un buon lavoro e una ottima posizione economica. Ma nella sua vita entra l'americana Nola (Scarlett Johansson), con cui il suo amico e cognato Tom (Matthew Goode) ha rotto il fidanzamento. La passione tra i due si scatena e Nola rimane incinta mentre Chloe sembra non riuscire ad avere il figlio che desidera.
Nella logica del film la società è impregnata di un cinismo con cui si è perso ogni senso morale, per cui al delitto non segue più il castigo. Nel tennis è il match point che segna la fine della partita; nella vita, è il caso a determinare la vittoria o la sconfitta. Alla fine della storia si evincerà il dominio dell'egoismo sulla giustizia divina. Il caso contro il destino. Per meglio dire, il raffronto è tra la palla fuori o la palla dentro. Non è un Dio inappellabile che giudica ma semplicemente la Fortuna, il Fato o il Destino, come lo si chiami, che decide se la tua mossa è dentro o fuori. Non c'è Giustizia o Giudizio, ma solo lo scorrere della vita a fare di noi dei perdenti o dei vincenti.
Colonna sonoraLa colonna sonora riveste una grande importanza nell'economia del film in termini di pathos e sottolineatura della crescita dell'aspetto drammatico della vicenda. Abbandonato per una volta il genere jazz/swing, Allen - che ambienta la vicenda nella swinging London - si affida curiosamente - e in maniera raffinatamente civettuola - a celeberrime arie e musiche operistiche. In particolare, degno di segnalazione è il lungo - accorato e straziante - fil rouge costituito dalla voce di Enrico Caruso si dipana fra le varie sequenze in una sua celebre interpretazione dell'aria Una furtiva lagrima, da L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti.
Il 4 novembre 2005 è stata pubblicata in versione CD sotto l'etichetta della Milan Records.
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Edited by Jill'92 - 25/1/2011, 16:33